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Perché esiste la declinazione in tedesco?

A che cosa serve la declinazione in tedesco? Che cosa sono i casi e quanti sono in tedesco? In questo Step introduttivo cercheremo di rispondere a tutte queste domande mettendo, anche, tedesco e italiano a confronto.

Che cosa vuol dire declinare in tedesco?

La declinazione consiste nel cambiare la forma di una parola in base alla funzione che essa ha nella frase.
In sostanza in alcune lingue, tra cui il tedesco, alcune parole subiscono delle “trasformazioni“, ossia si scrivono e si pronunciano in modo diverso, in base alla funzione che hanno all’interno della frase: se una parola è soggetto della frase la si scriverà in un modo, se è un complemento oggetto la si scriverà in un altro, se è un complemento di termine in un altro ancora, ecc.

Ne avrete un esempio nei paragrafi qui sotto sulla differenza tra italiano e tedesco.

La declinazione è uno dei primi scogli che ci troviamo ad affrontare quando iniziamo a studiare tedesco, considerando poi che questo è un concetto molto importante perché ci troveremo ad utilizzarlo sempre quando costruiremo di una frase: la declinazione ci servirà con gli articoli, con gli aggettivi, con le preposizioni, con i verbi che reggono determinate preposizioni, ecc.

Tutto ciò ci spaventa perché non abbiamo familiarità con il concetto di declinazione in italiano. Ma ne siamo proprio così sicuri?

Chi ha studiato latino avrà sicuramente familiarità con l’argomento. In latino, infatti, le parole subivano questa “trasformazione”, venivano cioè declinate in base alla funzione che avevano nella frase:
rosa → la rosa, soggetto
rosae → della rosa, complemento di specificazione.

Nella lunga trasformazione del latino in italiano, però, abbiamo perso, in parte, il concetto di declinazione tanto che per formare alcuni complementi abbiamo dovuto “inventarci”, ad esempio, le preposizioni (come nel “della” rosa visto prima per fare il complemento di specificazione).
Dobbiamo dire, però, che l’italiano ha “perso in parte” il concetto di declinazione perché, se ci pensiamo bene, qualche declinazione la facciamo anche noi in italiano moderno. Pensate ai pronomi personali:

io vedo te – “io” soggetto, “te” complemento oggetto
tu vedi me – “tu” soggetto, “me” complemento oggetto
“Io” soggetto è diverso dall’io complemento oggetto, che diventa “me”.
“Tu” soggetto è diverso dal tu complemento oggetto, che diventa “te”.

Declinazione: Italiano e Tedesco a confronto

Il cane morde l’uomo

Per capire come funziona la declinazione in tedesco, iniziamo a vedere che cosa succede nella nostra lingua madre: l’italiano.

Prendiamo una frase di esempio:

Il cane morde l’uomo.

Facciamo l’analisi logica della frase, ossia scomponiamo questa frase negli elementi che la compongono per analizzarne la funzione sintattica: dobbiamo trovare soggetto, verbo e complementi vari.

Nell’analisi logica si parte sempre dal verbo: “morde”.
Dal verbo riusciamo a capire che il soggetto deve essere una 3° persona singolare. Il soggetto può essere, quindi, o “il cane” o “l’uomo”, entrambi in 3° persona singolare.
Ora, tralasciando il fatto che sia difficile che sia un uomo a mordere un cane, in italiano la costruzione classica della frase semplice è:

soggetto + verbo + complementi.

A questo punto, il soggetto di “morde” diventa necessariamente “il cane”. Trovato il soggetto, “L’uomo” è complemento oggetto in quanto risponde alla domanda: chi morde il cane?

Proviamo ora a girare la frase:

L’uomo morde il cane.

Rifacciamo l’analisi logica.
Il verbo è sempre “morde” e richiede sempre un soggetto 3° persona singolare.
Basandoci sulla regola vista prima di “soggetto + verbo + complemento”, il soggetto diventa “l’uomo” e “il cane” è il complemento oggetto.

Mettiamo ora le due frasi vicine e vediamo come si compongono dal punto di vista dell’analisi grammaticale: dobbiamo analizzare ogni singolo componente della frase.

Il cane morde l’uomo.
L’uomo morde il cane.

Abbiamo un verbo: “morde”
Abbiamo due articoli determinativi: “il” e “l'”
Abbiamo due sostantivi maschili singolari: “cane” e “uomo”.

Avete fatto caso come questi elementi rimangano identici in entrambe le frasi, nonostante dall’analisi logica abbiamo visto che “il cane” e “l’uomo” abbiano funzioni diverse nelle due frasi? Nella prima frase il cane è soggetto e nella seconda è complemento oggetto, eppure lo scriviamo nello stesso modo in entrambi i casi. Stessa cosa vale per l’uomo.
Presi singolarmente non c’è modo di capire quale funzione abbiano, se siano un soggetto o un complemento.

E come facciamo, quindi, a capire, in una frase in italiano, quale è il soggetto e quale il complemento? Dobbiamo utilizzare l’analisi logica e affidarci alla costruzione base di una frase in italiano: soggetto + verbo + complemento. L’ordine delle parole in una frase in italiano diventa fondamentale, perché cambiare l’ordine significa cambiarne il significato.

Succederà così anche in tedesco? Vediamo!

Der Hund beiβt den Mann

Vediamo ora, con le stesse frasi, cosa succede in tedesco.

Il cane morde l’uomo.

Der Hund beiβt den Mann.

Facciamo anche qui analisi logica e grammaticale.

Partiamo dall’analisi grammaticale:
– abbiamo un verbo: “beiβt”, 3° persona singolare. Deriva dal verbo forte beißen (mordere), il cui paradigma è beißt, biss, hat gebissen.
– abbiamo due sostantivi maschili singolari: “Hund” e “Mann”.
– abbiamo due articoli determinativi: “der” e “den”.

Quale è il soggetto e quale il complemento oggetto in questa frase?

La declinazione vera e propria la vedremo passo passo nei prossimi Step.
Per ora ci serve sapere che:
se un sostantivo maschile singolare è soggetto della frase ha l’articolo “der”
se un sostantivo maschile singolare è complemento oggetto ha l’articolo “den”.

Da questa premessa, non dobbiamo neanche fare l’analisi logica.
“Hund”, maschile singolare, ha l’articolo “der” ed è, per forza di cose, soggetto della frase.
“Mann”, sempre maschile singolare, ha l’articolo “den” ed è, quindi, complemento oggetto della frase.

Giriamo la frase:

Der Mann beiβt den Hund.

Rifacciamo l’analisi grammaticale:
– abbiamo un verbo: “beiβt”, 3° persona singolare.
– abbiamo due sostantivi maschili singolari: “Hund” e “Mann”.
– abbiamo due articoli determinativi: “der” e “den”
Esattamente come prima.

Ma allora che cosa è cambiato?

Ricordandoci che “der” è maschile singolare soggetto e “den” maschile singolare è complemento oggetto, va da sé che:

“Mann”, maschile singolare, ha l’articolo “der” ed è, per forza di cose, soggetto della frase.
“Hund”, sempre maschile singolare, ha l’articolo “den” ed è, quindi, complemento oggetto della frase.
L’uomo morde il cane.

Mettiamo le due frasi vicine:

Der Hund beiβt den Mann.
Der Mann beiβt den Hund.

Vedete come “Hund” e “Mann” hanno gli articoli determinativi scritti in modo diverso in base al ruolo che hanno nella frase?

Ricordate com’erano le due frasi in italiano?

Il cane morde l’uomo.
L’uomo morde il cane.

Per quanto la declinazione ci sembri uno scoglio insuperabile, in realtà ci aiuta tantissimo a capire che ruolo hanno le diverse parti all’interno di una frase.

Se in tedesco voglio iniziare la frase con il complemento oggetto (Den Mann beiβt der Hund) per dargli più risalto, posso farlo! Perché “den Mann” rimarrà sempre complemento oggetto e “der Hund” sempre soggetto.
In italiano questo non posso farlo perché, come abbiamo visto, cambierebbe il significato della frase! *

* Ovviamente stiamo parlando della forma scritta in italiano. Nella lingua parlata è possibile farlo perché, in base a come pongo accento e cadenza, posso capire l’ordine dei complementi anche se stravolgo la frase e non seguo l’ordine soggetto + verbo + complemento.
In italiano scritto, non potendo i girare i complementi senza cambiare senso alla frase, sono obbligata a scrivere tutt’altra frase: è l’uomo che morde il cane!

Quali sono i casi in Tedesco?

Abbiamo visto che “declinare” significa modificare una parola in base al ruolo che ha all’interno della frase.

Questi “ruoli all’interno di una frase” li chiamiamo, in italiano, “complementi” mentre, in tedesco, si chiamano “casi”.

In tedesco abbiamo 4 casi:

Nominativo (Nominativ) – è il caso del soggetto

Accusativo (Akkusativ) – è il caso del complemento oggetto

Dativo (Dativ) – è il caso del complemento di termine

Genitivo (Genitiv) – è il caso del complemento di specificazione

Nel paragrafo iniziale abbiamo anche detto come la declinazione sia un argomento molto importante in tedesco perché è uno dei cardini per la costruzione di una frase: la declinazione ci servirà con gli articoli, con gli aggettivi, con le preposizioni, con i verbi che reggono determinate preposizioni, ecc. Ma tutto ciò lo vedremo Step by Step. Questo per dirvi, se iniziamo col piede giusto con la declinazione base, tutto il resto sarà in discesa! 😉

Passa anche a questo Step: n-Deklination: la declinazione debole dei sostantivi

Tabella: perché esiste la declinazione in tedesco?
Tabella: perché esiste la declinazione in tedesco?

Passa agli Step successivi:
Declinazione: il caso Nominativo
Declinazione: il caso Accusativo
Declinazione: il caso Dativo
Declinazione: il caso Genitivo
n-Deklination: la declinazione debole dei sostantivi
Declinazione dell’aggettivo preceduto da articolo determinativo
Declinazione dell’aggettivo preceduto da articolo indeterminativo
Declinazione dell’aggettivo non preceduto da articoli
Come si declinano i pronomi riflessivi

Torna agli Step precedenti:
Il genere dei sostantivi in tedesco
Il plurale dei sostantivi in tedesco

Tutti gli Step di grammatica tedesca:
Indice argomenti di grammatica

I libri che ti consiglio in questo Step

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Leggenda vuole che da piccina mi facevo sempre comprare i libriccini da colorare con le parole degli oggetti scritti in tedesco e mi divertivo a chiedere in giro le pronunce. Valutate voi se già da bambina ero una rompiscatole o se ero effettivamente interessata all’argomento! 😄 About - Patreon - YouTube - Facebook - Instagram - Pinterest

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